mercoledì 29 aprile 2009

Principi, nani e ballerine


Alla derelitta politica italiana mancava solo la perla della candidatura del principe Emanuele Filiberto, ora il circo e' al completo!
Anni fa, in pieno craxismo, si parlava di "nani e ballerine", ma facevano da contorno, ora invece si presentano in prima persona e più la notorietà viene da trasmissioni televisive insulse, più c'e' la voglia dei partiti di accappararsi queste tristi figure.
Mentre in casa Berlusconi c'e' una telenovela in corso, l'UDC ha ufficializzato la candidatura del principe dei cetriolini alle elezioni europee, un principe che si e' distinto per le sue qualità di ballerino (?) ad una recente trasmissione televisiva, ovviamente viene da pensare che tutte queste apparizioni, così qualificate, educative ed importanti, facevano parte di una strategia per l'ingresso in politica.

E' vero che oggi nessuno ha alti requisiti morali da mostrare, ne' il centro-destra delle veline e delle soubrette e del presidente tuttofare che oramai sembra più totòtruffa (e che il vero principe De Curtis mi perdoni...), nè il centro-sinistra impantanato ancora in Campania nella gestione della rete clientelare Bassoliniana e della sua pesante eredità per la gestione della crisi dei rifiuti, una cosa che da la possibilità perfino ad un esponente del centro-destra in odor di camorra (il suo nome risulta insieme a quello di Cosentino nei verbali dei pentiti nei processi contro i casalesi...) di avere speranze di vittoria alle prossime provinciali.

Ma l'ingresso di un erede di casa Savoia per noi del meridionalismo identitario è una cosa ancora più grave, riapre ferite ancora aperte e sanguinose e ci ricorda che dobbiamo continuare a subire oltre la colonizzazione del Centro-Nord anche l'umiliazione della dinastia più nefasta per la nostra storia.
L'erede di quel "re galantuomo" che invase uno stato libero ed indipendente senza una dichiarazione di guerra nel 1860, che decise per la repressione con centinaia di migliaia di morti nella guerra civile (chiamata ignobilmente "brigantaggio" invece che "resistenza"), per i lager dei soldati napoletani e siciliani a Fenestrelle e nel canavese, per gli eccidi e le stragi di Cialdini e La Marmora, generali bravissimi a sparare sulla folla inerme e codardi di fronte un nemico vero ed organizzato.

Non posso non condividere pienamente il nostro comunicato e la nota del nostro segretario nazionale Antonio Ciano che dovrebbe essere condivisa da tutte le formazioni meridionaliste, neoborboniche, duosiciliane etc etc...

-----------------------------------------

Il Consiglio Nazionale del Partito del Sud fa propria la seguente nota del Coordinatore Nazionale Antonio Ciano ed invita tutti i meridionali ad inviare agli indirizzi e-mail dell'UDC il seguente estratto ovviamente personalizzabile :


Compatrioti,
la presenza di un Savoia nelle liste dell'UDC è uno smacco ed un affronto alla sensibilità e alla dignità dei meridionali.

La mia città, il 6 dicembre del 2008 ha dato luogo ad un consiglio comunale straordinario, la cui maggioranza meridionalista, condotta dal Sindaco Raimondi ha prodotto un atto molto importante: disporre una eventuale denuncia a Casa Savoia per i danni procurati nel 1860-61, quando ben 160 mila bombe rasero al suolo case e chiese seppellendo ben 846 soldati borbonici e 4 mila miei compaesani.

Tutta l'Italia sappia che i meridionali respingono tale candidatura.

Ogni partito è libero di candidare chi ha chiesto alla nostra repubblica ben 260 milioni di euro e chi, guarda caso, è anche nipote e stranipote dei più grandi criminali della storia.

---------------------

Da inviare ai seguenti indirizzi:

info@udc-italia.it
udcitalia@gmail.com
francesco.donofrio@uniroma1.it



Firmato:
Antonio Ciano - Partito del Sud
Enzo Riccio - Partito del Sud
.............................

Per un pugno di voti

Ricevo dall'amico Balìa e posto:

-----------------------------------------------------------

PER UN PUGNO DI VOTI - Andrea Balìa


Il meridionalismo viene investito dalle elezioni provinciali ed europee in un momento in cui esso è caratterizzato da particolare vivacità.

Dopo il pionierismo risalente ormai a circa 20 anni fa (vissuto dai più anziani fra di noi) con il neoborbonismo, che iniziava a togliere la polvere dalle pietre tombali ben piantate in oltre un secolo di menzogne ed occultamento della memoria di una storia scritta dai vincitori, è sopraggiunto un periodo di tregua.

Ora però da qualche anno un fervore rinnovato ha portato al rifiorire d’associazioni, movimenti e partiti. Perfino una parte della politica istituzionale ha riscoperto (con una buonafede tutta da verificare) ragioni e rivendicazioni d’un meridione in caduta libera. Ed in pieno dibattito, definizione d’obiettivi, alleanze e strategie, il ciclone elezioni sopraggiunge a scombussolare e in parte stimolare lo scenario.

Verifiche, incontri, ed il tutto in piena segretezza d’ogni singola compagine, caratterizzano i giorni d’un meridionalismo un po’ preso alla sprovvista, in colpevole ritardo invece rispetto ad un doveroso processo unitario, ma in fibrillazione per un intuibile ma anche pericoloso desiderio di protagonismo e visibilità.

Una voglia, umana e comprensibile, di dare al Sud una rappresentatività, al di là del velleitarismo personale inevitabilmente presente.
Chi decide di mandare singole forze all’interno di liste di poco entusiasmanti partiti governativi che rivendicano autonomie, ma che in tutta fretta hanno cassato la parola Sud dal simbolo, che tanto li aveva commossi.

Chi definisce alleanze con neonati movimenti per il Sud di senatrici più inviperite da mancati incarichi nei loro vecchi partiti e reduci da faide al loro interno, però con la bandiera del “no destra e no sinistra” da rivendicare.

Chi donchisciottescamente va da solo, contro tutti, che pur se condivisibile ha da vendersi però non un’unitaria ed agguerrita rappresentanza meridionalista, ma la improponibile sparuta e personale pattuglia.

Chi si vocifera sia tentato da apparentamenti con una storica destra estrema, la cui spendibilità come argomento pro Sud lascia davvero perplessi.

Chi infine, come compagini di cui ho assunto la responsabilità sull’identità, decide di schierarsi con una sinistra che sta lavorando al rinnovo della gestione bassoliniana, e pur intuendone la gravità del fardello ereditario, ritiene di dare una mano per impedire di consegnare la provincia di Napoli a personaggi la cui limpidezza sembra un’optional.

Insomma un variegato scenario che riteniamo debba servire almeno come esperienza, test, per un meridionalismo che almeno, pur in modo disarticolato, dia prova d’esserci, d’esistere, di far comprendere ai meridionali che possono autorappresentarsi.

Anche perché c’è sicuramente di peggio…basta guardare in casa UDC.

La vergogna regna sovrana : Emanuele Filiberto, il rampollo danzante della dinastia savoiarda che ha massacrato il Sud, sarà capolista con loro.

Vien da chiedersi : perché? Non per una sola ragione spendibile, non per innate o dimostrate qualità e competenze, se non in samba, rumba, ecc…

Solo ed unicamente per un pugno di voti!

Alla faccia della decenza, del Sud, della storia, con loro che vorrebbero dare a intendere che sono il nuovo e l’affidabile tra i due contendenti maggiori.

Il nuovo? Chi? I Savoia?

Ma “ci faccino il piacere!”…diceva il grande Principe De Curtis, nostro conterraneo ed in arte Totò!

(Andrea Balia)

Lettera a Franceschini

Caro Franceschini, tu dici che come meridionale devo urlare Roma ladrona, in quanto il governo Berlusconi nulla ha fatto verso la mia terra, e, partendo da questa tua frase ad Eboli, io ti chiedo: cosa hanno fatto gli altri governi per il "Meridione"? Cosa ha fatto il progressista Prodi più del conservatore Berlusconi o del fascista Mussolini o dei vari primi ministri sabaudi da Cavour a Giolitti da Ricasoli a La Marmora a tutti gli altri? Nulla e' mai stato fatto per far progredire la mia terra da circa 150 anni di colonizzazione, tutto e stato fatto per derubarla e succhiargli la linfa vitale.
E ora dovrei scimiottare quei leghisti che urlano "Roma ladrona", gli stessi che hanno scritto sui muri delle loro città forza Vesuvio o forza Etna, dovrei insultare una città e un popolo che dopo l'invasione piemontese (aenza dichiarazione di guerra) diede rifugio alla Corte del Regno di NAPOLI e DELLE DUE SICILIE, dando aiuto anche alle migliaia di profughi che scappavano dalla barbarie dei massacri dell'invasione savoiarda.
A Roma, dal 1861 in poi, a piazza Farnese i nostri Partigiani (infamati dagli scrittori prezzolati col marchio di "briganti") venivano per rifornirsi e ripartivano per la guerriglia di liberazione.
Caro Franceschini, ti chiedo di pensare alla tua gente e se vuoi insultare qualcuno come in questo caso fallo in prima persona, non coinvolgere altri, noi meridionali sappiamo bene di chi sono le colpe della nostra arretratezza economica e del dissesto morale passato e presente. Solo un idiota può pensare di immettere il virus del razzismo in un popolo erede della grande civiltà della MAGNA GRECIA, ti chiedo ufficialmente come MERIDIONALE e come esponente del Partito del Sud di non parlare più in mio nome e della mia gente, tu non hai i requisiti ne' quelli geografici ne' quelli morali. Tu sei un esponente della politica coloniale italiana nei confronti della mia terra, nulla ti differenzia da Silvio, siete entrambi parassiti che succhiano le nostre risorse e la scelta tra destra e sinistra è solo la scelta del nostro carnefice.
No "Roma ladrona" ma diciamo "governo del nord ladrone", come lo è l'opposizione, anch'essa del Nord e che difende gli interessi dell'economia tosco-padana.

Giuseppe Lipari, Partito del SUD - sezione "Lucio Barone" Roma

venerdì 24 aprile 2009

Quello che i media non ci dicono: il bluff dell'inaugurazione dell'inceneritore di Acerra e le scoperte a Chiaiano....


Il "cancro-valorizzatore" di Acerra ancora non funziona, ma nessuna TV e nessun media ce lo dice dopo la notizia dell'inaugurazione in pompa magna dello scorso 26 marzo con tanto di "presidente termovalorizzatore" e fanfare dei bersaglieri a supporto.
E' possibile verificarlo direttamente andando sul sito sito del Governo http://www.emergenzarifiuticampania.it. Il sito offre infatti un servizio di live cam che riprendono e trasmettono in streaming l'impianto...chiunque può andare sul sito e verificare che i camini non emettono fumi e gli ingressi Avanfossa sono deserti.
Perchè nessuno parla dell'inaugurazione bluff per l'inceneritore???
Nel frattempo non possiamo non condividere la preoccupazione dei magistrati della procura di Napoli Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, titolari dell'inchiesta che ha rinviato a giudizio sia l'Impregilo che molti politici campani tra cui Bassolino per la gestione dell'emergenza rifiuti a Napoli ed in Campania. In un documento inoltrato al Csm, in seguito alle critiche mosse ai magistrati durante la manifestazione della "falsa inaugurazione" del 26 marzo scorso da parte di Berlusconi e dai vertici dell'Impregilo, i pm hanno chiesto che il Csm si attivi per tutelare dagli attacchi i magistrati titolari delle indagini. «Le parole pronunziate - è scritto nel documento - trascendono l'ambito della serena e certamente legittima valutazione e critica degli atti giudiziari ed hanno assunto, al contrario, i toni della indiscriminata contestazione della attività inquirente, anzi della contestazione della sua stessa legittimità ad esercitare il controllo di legalità anche nel settore dell'intervento pubblico e privato nel campo dei rifiuti».

NOI SIAMO CON I PM NAPOLETANI NOVIELLO E SIRLEO!

----------------------------------------------------------------------------

Ricevo e posto dagli amici di www.chiaiaNOdiscarica.it un'altra inquietante denuncia

"Foto esclusive scattate dagli esponenti dei comitati sulla discarica di Chiaiano. Le immagini mostrano come all’interno della cava vengano sversati materiali inquinanti, tra i quali pneumatici ed altri materiali che in discarica non dovrebbero arrivare. Le foto mai viste prima sono un’esclusiva della nostra emittente che le mostra per la prima volta. Gli esponenti de comitati ci tengono affinchè quest’altra parte di verità venga a galla. Il controllo ed il monitoraggio su quella che loro reputano una discarica illegale ed inquinate non è mai terminato. Dalle immagini è evidente lo stato attuale della discarica. Si intravedono copertoni e teli stracciati e diversi tipi di materiali. Ma il controllo dei comitati non si è fermato alla discarica. Un gita, per così dire, nel parco delle colline ha portato a galla verità sconvolgenti. Autobus ed auto abbandonate, rifiuti di ogni genere. Riuscire a commenatre queste immagini è davvero difficile. La sequenza parla da sola ed ha un suo profondo significato. Uno di rilevazione elettronico, secondo i comitati, rileva un tasso di radioattività nel terreno. Sotto montagne di terra c’è qualsiasi cosa a cominciare da bidoni e fusti tossici abbandonati. Lecito chiedersi cosa facciano lì e perchè non vengano rimossi. Il parco delle colline si è rivelato essere una bomba ecologica senza precedenti, al pari di Taverna del Re. L’ennesima vergogna del territorio napoletano. (da www.chiaiaNOdiscarica.it)"

Potete visualizzare un video ed alcune foto che provano che la denuncia dei comitati di Chiaiano sia fondata al link:

http://www.teleclubitalia.it/articolo.asp?id=868

mercoledì 22 aprile 2009

Comunicato del Partito del Sud

Il PdSud dopo numerosi incontri nel corso dei quali sono emersi molteplici e consistenti punti di contatto, com’è noto, ha identificato il neonato movimento "Io Sud", guidato dalla Senatrice Adriana Poli Bortone, quale interlocutore politico privilegiato, concorde ed efficace.

In effetti la maggior parte degli scopi che contraddistinguono il movimento Io Sud sono sovrapponibili ai fini istituzionali individuati al momento della costituzione del Partito del Sud.

Inoltre, i due movimenti meridionalisti, si pongono in posizione egualmente critica nei confronti degli schieramenti di centro destra e di centro sinistra ai quali addebitano scelte politiche ingiuste e poco attente nei confronti delle popolazioni e dell’economia del Sud Italia.

Scelte, peraltro, supportate da alcuni soggetti politici fintamente meridionalisti che hanno ipocritamente lucrato sulla parola Sud dando, invece, direttamente o indirettamente, manforte alle imprese e alla economia delle regioni settentrionali.

Nell’attesa che, superato il doppio appuntamento elettorale del giugno prossimo, si possa dare vita ad una vera e propria costituente meridionalista con l’amalgama dei due movimenti, il Comitato Direttivo del Partito del Sud, di comune accordo con gli Organi Dirigenti del movimento Io Sud, ritiene doveroso lanciare alle Genti del Sud, ovunque residenti, un segnale tangibile di questa ineludibile volontà di unità d’intenti.

Per questo, nelle province, comuni e circoscrizioni ove sono ancora in corso le procedure di formazioni delle liste per le elezioni, sarà adottato un simbolo comune per i due movimenti.

Per le elezioni europee, sempre per effettivo spirito di concordia e quale conferma della progettata unità meridionalista, il Partito del Sud decide di fare propri gli orientamenti politici del movimento Io Sud ed i suoi obiettivi elettorali.

sabato 18 aprile 2009

Ad Acicastello (CT) apre il primo supermercato CompraSud!


Oggi 18 aprile ad Acicastello (CT) apre il primo supermercato CompraSud, il progetto della Medinvest di Erasmo Vecchio che punta a valorizzare i prodotti meridionali di qualità abbattendo le barriere classiche della Grande Distribuzione per i produttori meridionali.

Come afferma Erasmo Vecchio, "c'è grande l'attenzione di istituzioni, media ed operatori economici. 2500 referenze made in Sud in un layout elegante ed accattivante, che richiama il Sud ed il suo grande patrimonio enogastronomico".

Ulteriori informazioni sul sito www.supermercaticomprasud.it

Siamo orgogliosi di diffondere e sponsorizzare questo progetto e di dimostrare che il nostro modo di intendere il meridionalismo non e' quello piagnone e nostalgico con il quale spesso siamo dipinti, ma è fatto di idee, volontà e passione, una passione nuova per difendere e sviluppare la nostra terra.(PdSUD)

-------------------------------------------------------------------------------------------


Parte da Aci Castello il network di punti vendita specializzati nei prodotti del Sud con l’obiettivo di 20 centri entro il 2009 in tutta Italia. Già selezionate 250 aziende per 3 mila prodotti

Di Andrea Naselli


Sabato 18 aprile prossimo sarà il Comune di Acicastello, in provincia di Catania, ad inaugurare la serie dei nuovi punti vendita in franchising della catena di distribuzione “Comprasud”.

Ed il federalismo agro-alimentare è bello e servito. Ve lo immaginate un supermercato senza le bibite del villaggio globale? E al loro posto solo prodotti locali e di prossimità? E’ questa l’idea di Erasmo Vecchio, architetto con un chiodo fisso: far entrare i prodotti del Sud nel circuito della grande distribuzione. Un bacino, quello della popolazione meridionale, con circa 20 milioni di abitanti che consumano per il 90% merci prodotte altrove.
Basti pensare che al Sud, secondo alcune stime, si produce appena il 4-5% della carne che si consuma. E in Sicilia ancora meno: il 3%. E sta qui l’uovo di colombo. Una catena in franchising dove verranno venduti solo prodotti agro-alimentari del Sud. Ad elaborare il progetto la Medinvest, una srl oggi diventata spa e che ha raggruppato una quindicina di soci che hanno sposato la filosofia del progetto. Dopo il supermercato di Acicastello il piano industriale del progetto prevede l’apertura di altri 20 punti vendita entro il 2009, di cui almeno 3 in Sicilia, alcuni in Basilicata e Campania ed il resto ancora da definire.
“In questi giorni”, sottolinea Vecchio, “sono tantissime le telefonate di attenzione che abbiamo ricevuto sia dai commercianti che dalle aziende e sono tante le trattative che abbiamo avviato”. Finora sono state selezionate ben 250 aziende con prevalente ubicazione in Sicilia, Calabria e Sardegna per circa 3000 prodotti già selezionati. “I nostri territori”, sottolinea con convinzione Vecchio, “sono dei giacimenti eno-gastronomici a cielo aperto. E i nostri punti vendita devono essere un momento di esplorazione di questo mondo che spesso non arriva nelle nostre tavole perché non entra nei grandi circuiti”. Ma non si tratta di punti vendita di nicchia. Il progetto prevede, infatti, una capillare diffusione dei supermercati che dovranno servire un bacino di utenza attorno ai 30 mila abitanti. In essi tutto sarà targato Sud. Con in più dei corner specializzati in prodotti regionali. E per i prezzi? “Proprio per la logica del progetto che”, sottolinea Vecchio, “prevede il minimo spostamento delle merci, i prezzi saranno contenuti rispetto ad una qualità alta che contiamo di dare al consumatore. E ciò anche perché acquisteremo direttamente dalle aziende”.
Ed allora troveremo la birra del sud, assieme al culatello, al pecorino siciliana, alla scamorza campana o al nero d’Avola. Solo per fare alcuni esempi. Insomma, un’alleanza tra il Sud che produce con l’Italia che consuma. E si l’Italia! Poiché mentre nei punti vendita entreranno solo prodotti meridionali la rete franchising si espanderà anche al Nord per catturare i milioni di meridionali di prima seconda o terza generazione ma tutti ancora saldamenti ancorati ai sapori delle terre di origine.
I punti vendita avranno una superficie attorno ai 250 metri quadri e richiederanno un investimento iniziale attorno ai 50 mila euro se si tratta di negozio già esistente da riconvertire alla nuova linea oppure attorno ai 20 mila euro se nuovo punto. Il fatturato previsto di ogni punto si colloca attorno ai 2,5 milioni di euro per un risultato economico positivo attorno ai 150 mila euro. Sul fatturato il franchisee, che non pagherà alcuna spesa di ingresso, corrisponderà una commissione tra il 3 ed il 5% al franchisor. La piattaforma logistica sarà in un primo momento gestita presso terzi ma via via che la rete franchising si amplierà, la Medinvest prevede di realizzarne tre dislocate a Nord, Centro e Sud. Insomma, una colonizzazione alla rovescia.

Fonte: Economia Sicilia

giovedì 16 aprile 2009

Rileggiamo la Storia anche a Reggio Emilia...

Ricevo e diffondo questa notizia, coi miei complimenti agli amici emiliani e lombardi che stanno promuovendo questa bella iniziativa, la storia della malaunità d'italia raccontata da noi, dai "vinti"...

-------------------------

All'Istituto Motti di Reggio Emilia gruppo di studio:Il risorgimento - la storia proibita
Giovedì 16 Aprile 2009, organizzato dai "Tamburini Napolitani " di Reggio Emilia, ed in collaborazione e sinergia con L'Associazione culturale Due Sicilie e l'Associazione culturale Rete Sud, nelle aule dell'Istituto professionale A. Motti in Via Gastinelli a Reggio Emilia dalle 15,30 alle 17,30 :


Gruppo di studio sul
RISORGIMENTO ITALIANO.

L’OBBIETTIVO E’ DI RISPONDERE
ALLE SEGUENTI DOMANDE:

Perché il SUD prima dell’unità d’ Italia era la terza potenza Europea sotto il profilo economico?

Come mai oggi è una delle zone d’Europa più povere?

Dove sono finite le ricchezze del SUD?

RIPARTIAMO DALLA STORIA PER CAPIRE IL PRESENTE


Il gruppo di lavoro è aperto a tutti gli studenti dell'Istituto, si effettuerà approfondimento ed analisi degli avvenimenti anche "oltre" la storiografia "ufficiale".

Saranno distribuite a tutti gli studenti che interverranno riviste e giornali meridionalisti.

giovedì 9 aprile 2009

Storie di capitalismo all'italiana e di Sud colonia: l'Impregilo



Ancora una volta salta fuori il nome di Impregilo da un disastro al Sud, la società lombarda, primo gruppo italiano nel settore costruzioni e grandi opere, è quella che ha costruito l'Ospedale San Salvatore dell'Aquila, gravemente colpito dall'ultimo terremoto. Ma visto che e' stato inaugurato nel 2002 e quindi avrebbe dovuto rispettare la recente normativa antisismica, come e' possibile che abbia subito danni così gravi da comprometterne l'agibilità?

La Impregilo, già prima di quest'ultimo gravissimo episodio, ha una lunga serie di disastri e scandali, che forse e' istruttivo conoscere per capire come la storia si ripete e come, fin dalla nascita "risorgimentale", il nostro e' un paese nato male, sotto il segno della corruzione e degli scandali.
Per la nascita dell'Impregilo, infatti, dobbiamo tornare al periodo post-unitario nel 1862 e alla storia delle "Strade Ferrate Meridionali". L'appalto per la costruzione delle ferrovie al Sud fu dato scandalosamente ad una società di un parlamentare e ministro (all'epoca il "conflitto di interesse" non era nemmeno nominato...). Un ministro di provenienza mazziniana, Piero Bastogi, che con una banda di 40 ladroni, tra cui Bettino Ricasoli (anche lui considerato "patriota" evidentemente), si aggiudicò l'appalto; Bastogi era presidente della società "Strade Ferrate Meridionali" che poi divenne la "Bastogi SpA" che, tra mazzette e speculazioni, si arricchì ma costruì ben poco al Sud e, con le commesse date sempre ad aziende del Nord come l'appena nata Ansaldo, contribuì pesantemente all'affossamento dell'opificio borbonico di Pietrarsa che era nel 1860 di gran lunga la più importante e attrezzata azienda meccanica per la costruzione di locomotive e materiale per le ferrovie (per altri dettagli su questa vicenda consiglio: "Maledetti Savoia" di L. Del Boca).
Poi, quando le Ferrovie furono nazionalizzate ad inizio '900 e nacquero le Ferrovie dello Stato, alla Bastogi fu pagato un lauto compenso per il mancato sfruttamento della concessione e quindi diversificò in altri settori, tra cui le costruzioni e nacque la Cogefar. Quest'ultima, dopo alterne vicende, passò sotto il controllo degli Agnelli e della FIAT, divenne Cogefar-Impresit e fu coinvolta in molti scandali dell'epoca di Tangentopoli. Ovviamente tra scandali e tangenti la società cresceva sempre più fino a diventare, con la fusione con altri gruppi lombardi come la Lodigiani, l'attuale Impregilo S.p.A. che, come si può leggere su Wikipedia, e' un colosso del settore ed opera principalmente nel settore delle grandi opere all'Italia e all'estero; la proprietà si divide tra il gruppo Gavio, i Benetton e Ligresti...i soliti nomi dell'imprenditoria italiana e dei "cavalieri" del lavoro.
C'e' quindi un filo nero che coinvolge quasi tutti gli imprenditori italian-padani di oggi ai primi truffatori "risorgimentali" di ieri, il tutto per una continua rapina ai danni del Sud che dura da quasi 150 anni.
Cosa hanno fatto questi valenti imprenditori settentrionali negli ultimi anni?
All'estero alcuni disastri ambientali in Guatemala, in Colombia ed in Niger (vedi http://www.terrelibere.it/impregilo.htm), ma esempi ugualmente scandalosi e più vicini a noi, sono proprio in Italia negli ultimi anni.
Negli ultimi 20 anni in Italia, una delle "perle" è che hanno vinto l'appalto per la gestione del ciclo dei rifiuti in Campania, che meriterebbe un discorso lunghissimo a parte ma basta sintetizzare il tutto nell'inchiesta per la quale i vertici di Impregilo (insieme a Bassolino che avrebbe dovuto controllare...) sono stati rinviati a giudizio dai PM napoletani Noviello e Sirleo per truffa ai danni dello Stato italiano. Poi oltre questo disastro, l'Impregilo ha vinto altri grossi appalti, alcune tratte della SA-RC, che vanno avanti con tempi bibblici, alcune tratte della TAV, che hanno visto lievitare i prezzi al rialzo in modo spropositato rispetto ad opere analoghe in Spagna e Francia...giudicate voi se non hanno tutte le carte in regola per la costruzione del Ponte sullo Stretto!
E se il Ponte diventasse tra molti anni un caso di successo, cosa di cui dubito fortemente, cioè se i pedaggi (pagati ovviamente per la maggior parte da calabresi e siciliani) diventeranno un vero e ricco business, ancora una volta la maggior parte dei soldi risalirebbero la penisola da Sud a Nord.
Sono o non sono un esempio di azienda italiana onesta e laboriosa?
Sono o non sono un'azienda del Nord che porta sviluppo al Sud?

Enzo Riccio - Partito del Sud - sez. "Lucio Barone" Roma

lunedì 6 aprile 2009

Solidarietà ai fratelli abruzzesi...

Ricevo, posto e condivido l'appello di ReteSud

-------------------------------------------------------------------------------------

Rete Sud, l’Associazione costituita da numerosi movimenti meridionalisti e duosiciliani, chiama alla mobilitazione tutte le associazioni, i movimenti, i partiti ed i compatrioti impegnati a difesa del Sud, ovunque presenti in Italia ovvero emigrati nel mondo.

In questo momento nel quale i nostri Fratelli d’Abruzzo stanno vivendo ore di angoscia e di dolore per il terremoto che ha provocato vittime e ingentissimi danni, la gente del sud non può, non vuole e non deve restare insensibile di fronte a questa tragedia.

In attesa che la situazione si stabilizzi e che si conosca la reale entità dei danni ed il numero definitivo di vittime e di famiglie senza più un alloggio, Rete Sud avvia una sottoscrizione a sostegno delle popolazioni colpite dal disastro.

Tutti coloro che intendono adoperarsi nella raccolta dei fondi il cui ammontare sarà costantemente reso pubblico e disponibile a qualsiasi richiesta di controllo, sono invitati a mettersi in contatto via mail con
retesud@gmail.com.

Quanti utilizzano la piattaforma Facebook possono mettersi in contatto con la pagina
http://www.facebook.com/home.php?#/pages/RETESUD-AIUTI-PRO-TERREMOTO-DABRUZZO/68524071959?v=wall&viewas=1379941378.

Infine è in corso di attivazione un numero telefonico per la raccolta di fondi via SMS.

Sul sito:
http://retesud.net/pro-terremoto-dabruzzo/ verrà costantemente aggiornato l’elenco delle associazioni partecipanti, l’ammontare dei contributi raccolti e tutte le iniziative avviate.

I fondi raccolti saranno destinati ad interventi di recupero e/o di ricostruzione di strutture pubbliche o private destinate ai bambini e agli anziani dei comuni distrutti e consegnati dai rappresentanti di tutti i movimenti partecipanti.

Inoltre, d’intesa con altre associazioni umanitarie, Rete Sud intende mobilitarsi anche per affiancare e collaborare per interventi sui luoghi colpiti dal sisma.

In questo momento di grande angoscia per migliaia di famiglie meridionali, è necessario unire gli sforzi superando ed abbattendo preconcetti e divisioni per mostrare che, nei momenti di grande difficoltà, la gente del sud sa dimostrare al mondo intero l’antica capacità, la grande serietà ed il preciso impegno.

Il Presidente Nazionale di Rete Sud
Francesco Laricchia

giovedì 2 aprile 2009

Siamo tutti Pino Masciari!

Il Partito del Sud, impegnato sempre nelle battaglie per la legalità e contro tutte le mafie politiche, massoniche e criminali che attanagliano il nostro amato territorio meridionale (e non solo...), sostiene la battaglia di Pino Masciari e protesta per le vergognose lentezze ed inefficienze dello Stato Italiano.

Dicono sempre che noi meridionali non ci ribelliamo alla criminalità organizzata...ma perchè quando qualcuno di noi eroicamente prova ad alzare la testa lo Stato lo lascia solo???


Incontro con la sezione romana del movimento "Per il Bene Comune"

Ieri alle 20 a Via Catanzaro a Roma presso la sede romana del Partito del Sud, si e' tenuto un incontro con i rappresentanti romani del movimento "Per il Bene Comune", con la presenza del coordinatore della sezione laziale del movimento, al quale appartengono tra gli altri Fernando Rossi, il prof. Montanari e Monia Benini.
Si respirava un'aria bellissima di libertà e c'e' stata notevole simpatia ed empatia tra i due gruppi, soprattutto per la comunanza ideologica trovata su alcune battaglie di entrambi contro gli inceneritori, contro il nucleare e a favore invece di energie veramente rinnovabili. Entrambi infine siamo a favore di una politica diversa dalla miseria attuale di centro-destra e centro-sinistra, piu' partecipativa e piu' "pulita" in tutti i sensi.
Ci siamo salutati con la voglia di fare qualcosa assieme, sia a Roma sia su altri territori...e perchè no, anche per provare a costruire qualche esperienza comune e lista comune alle prossime competizioni amministrative 2009 e 2010.
Crediamo fermamente che questi valori "puliti", insieme alla lotta contro tutte le mafie politiche e criminali, siano la base per la vera rinascita del Sud.

PARTITO DEL SUD - sez. "Lucio Barone" Roma