martedì 26 maggio 2009

SABATO 30 MAGGIO BITONTO: CELEBRAZIONI DEL 275° ANNIVERSARIO DELLA INDIPENDENZA DEL REGNO DELLE DUE SICILIE



L’evento storico che il nostro Comitato celebra ogni anno a Bitonto ai piedi dell’Obelisco Carolino, eretto sulla piazza antistante la Basilica dei SS.Medici, non è tanto e solo in correlazione allo scontro militare sanguinoso tra le truppe austriache e quelle spagnole, noto come Battaglia di Bitonto, che pure provocò un migliaio di morti in una sola giornata di combattimento, quanto agli effetti che lo stesso determinò nell’assetto geo-politico europeo.

Infatti a seguito della Battaglia di Bitonto del 1734 le terre del Sud italico, che costituivano il Vicereame Spagnolo, furono definitivamente “staccate” dalla madre patria ispanica per diventare Regno delle Due Sicilie indipendente ed affidato alle cure di Carlo di Borbone.

Il primo re del nuovo regno volle che a Bitonto (e non a Napoli capitale del reame !) fosse innalzato un obelisco commemorativo che riportasse incisa la storia di quanto accaduto, ai piedi del quale, nel 1834, Ferdinando II depose una corona in occasione del primo centenario della costituzione del Regno. L’elemento rilevante dello scritto è quello relativo alla previsione e volontà, circa 150 anni prima, dell’unificazione italiana. Infatti l’inciso termina con la significativa frase “italicam libertatem fundaverit”.

Poiché però, la storia del Regno delle Due Sicilie, nato di fatto a Bitonto, si conclude tragicamente con la distruzione della Città di Gaeta, il nostro Comitato si è fatto promotore, presso le rispettive Amministrazioni comunali, del progetto di gemellaggio storico che è in corso di definizione.

Inoltre si è associato all’evento vittorioso bitontino il premio intitolato L’Alfiere del Sud che mira ad individuare ed evidenziare persone del Sud che, nei più disparati campi della cultura, informazione, ingegno, imprenditoria etc, hanno dato lustro, con il proprio operato, all’intero popolo meridionale ovunque residente. Il premio consta di due sezioni (italiana, dedicata a Silvio Vitale antesignano della rivalutazione della Storia del Sud e che tenne a battesimo la prima edizione delle celebrazioni, ed internazionale, dedicata al grande poeta armeno Hrand Nazariantz, esule vissuto e morto a Bari, quale rappresentante dei tanti “sud” del mondo) ed oltre venti categorie.

Quest’anno le celebrazioni ed il premio si terranno il 30 maggio a partire dalle ore 17 a Bitonto dapprima con la cerimonia dell’elevazione della corona (che viene sollevata e issata sull’obelisco) e poi, con la consegna dei premi, presso la Sala degli Specchi del Comune della cittadina pugliese.



Il Comitato per la Festa della Vittoria di Carlo di Borbone
e dell’Indipendenza del Regno delle Due Sicilie.

sabato 23 maggio 2009

Il Partito del Sud a Castelforte (LT) il 24/05 alle 18.30 all'Osteria Terra di Briganti


Domenica 24/05 alle 18 e 30 i candidati consiglieri provinciali del Partito del Sud Enrico Viciconte e Enzo Riccio, insieme al Candidato alla Presidenza della Provincia di Latina Antonio Ciano, incontrano i simpatizzanti e gli elettori per un aperitivo all'Osteria "Terra di Briganti", a Castelforte (LT) via delle Terme (http://www.osteriaterradibriganti.350.com/Dove_Siamo.htm)

Un nome, un luogo, un programma...noi siamo i nuovi briganti, orgogliosamente eredi dei Fra' Diavolo (che era di Itri a pochi Km da Castelforte...) e dei tanti briganti postunitari, nostri partigiani che combatterono per la nostra terra. Oggi combattiamo il regime partitocratico dei PDL-PD e dei loro alleati per difendere nuovamente il nostro territorio dalle nuove minacce di colonizzazione di supermecati padani, inceneritori, discariche di materiale nucleare...
Il basso Lazio e in particolare la parte meridionale della provincia di Latina è un territorio storicamente parte del Regno delle Due Sicilie, a fortissima vocazione ambientale e turistica con una gran varietà di prodotti tipici da tutelare.

mercoledì 20 maggio 2009

Giovedi 21 maggio ore 9.15 su RAI3 LAZIO Antonio Ciano per il Partito del Sud



Antonio Ciano, coordinatore nazionale del Partito del Sud e candidato alla Presidenza della Provincia di Latina, domani sarà su RAI3 LAZIO alle 9.15 in un dibattito elettorale con gli altri candidati alla Presidenza della Provincia di Latina.

Forza Antonio! Noi siamo con te e siamo i nuovi briganti che combatteranno senza tregua contro queste false formazioni di destra e sinistra, per la nostra terra e la nostra libertà!

Ecco il nuovo meridionalismo: Partito del Sud e Insorgenza!





Ci siamo, finalmente siamo passati dalla Fase 0 alla Fase 1 del meridionalismo, non più solo nostalgico di celebrazione di un grande passato e di una grande tradizione culturale, che la massoneria liberal-savoiarda e la stucchevole retorica risorgimentale ha seppellito, ma anche propositivo e moderno.
Finalmente nei nostri programmi oltre la giusta rivendicazione storica, si parla di difesa dell’ambiente e del territorio meridionale, di difendere l’acqua come bene pubblico contro le solite privatizzazioni dei soliti “liberali”, di una nostra idea di federalismo molto diversa da quella di Calderoli, di una NOSTRA idea dello sviluppo economico, sostenibile per l’ambiente e soprattutto equilibrato geograficamente.
La grossa novità per le prossime amministrative di giugno 2009 e’ che un manipolo di briganti ce l’ha fatta a presentare delle liste, a Nord, al Centro e al Sud, rispettivamente alle comunali di Suzzara e di Virgilio in provincia di Mantova, alle Provinciali di Latina e alle Provinciali di Napoli.
L’aver presentato una lista meridionalista del Partito del Sud al Nord e’ un risultato storico, per la prima volta nella storia, nel cuore della Padania leghista, alcuni nostri eroi sono riusciti a superare lo scetticismo e la paura di non farcela e soprattutto ce l’hanno fatta ad essere credibili con la comunità meridionale, di cui questa sempre più questa finta democrazia televisiva vuole cancellare l’identità. E invece la nostra identità è importantissima, è la base sulla quale costruire il futuro movimento meridionalista a livello nazionale, aggregando tutte le componenti meridionaliste serie, ragionevoli, imparando a sintetizzare un programma chiaro e condiviso, senza allearsi col padrone di destra o di sinistra, entrambi sono schierati a difesa dell’economia “toscopadana” e schiavi del padrone del partito residente a Roma o a Milano.
E anche la presentazione di una lista autonoma del Partito del Sud alla Provincia di Latina è fortemente simbolica, guidati dal nostro storico capo brigante Antonio Ciano, sfidiamo il regime di centrodestra e centrosinistra proprio nel territorio che in gran parte una volta apparteneva alla provincia borbonica di “Terra di Lavoro” e quindi storicamente facente parte del Regno delle Due Sicilie.
E poi a Napoli, nella nostra capitale, forse il compito più difficile dei briganti di Nando Dicè, contro le liste tradizionali e una miriade di liste e di movimenti, finalmente c’è una lista espressione di un movimento autenticamente meridionalista e autonomo dai partiti nazionali, significativa la presenza tra questi briganti di Insorgenza Civile anche di esponenti del Partito del Sud che rinsalda l’amicizia e l’unità di scopi di questi due movimenti.
Certo e’ una prima fase e non ci illudiamo di aver vinto niente, siamo solo all’inizio di una grande battaglia che sarà durissima e difficilissima. Ci aspettiamo però che altri meridionali, ora e dopo le elezioni (la nostra lotta ovviamente non terminerà il 7 giugno 2009…) ci vengano a dare fattivamente una mano, ora più che mai contano i fatti e non le chiacchiere, non saranno più giustificabili le chiusure nei propri recinti, piccoli gruppi, associazioni, siti, giornaletti e simboletti…
Basta con le divisioni inutili e i personalismi, basta coi tribuni isolati o coi gruppetti velleitari che vaneggiano sul ritorno di monarchie o sul “ristabilire antichi confini”, senza avere nemmeno la forza o il coraggio di presentare una lista nemmeno al comune di Roccacannuccia (con tutto il rispetto…), abbattiamo i tabù di “primogenitura” e le assurde “scomuniche”, gli eccessi ultracattolici e ultraconservatori che non hanno alcun senso nel terzo millennio. Pensiamo a combattere il nucleare e gli inceneritori, pensiamo alla difesa dei nostri prodotti tipici, alla difesa delle nostre coste e dei nostri mari, al come incentivare l’alta tecnologia e la ricerca e sviluppo al Sud, a come costruire una società più giusta e prendiamo le debite distanze dalla xenofobia razzista leghista, così lontana da nostro DNA di megaloellenici, di popolo che fa storicamente da ponte di civiltà sul Mediterraneo. Stiamo capendo e avendo sempre più conferme che per aggregare tanti meridionali nella nostra lotta, si deve partire dai problemi di oggi e dal sociale e non dall’analisi del passato; partire dalla monnezza per arrivare a Garibaldi e la truffa risorgimentale, il viceversa non funziona.

Costruiamo insieme il socialismo meridionalista del terzo millennio, per migliorare le condizioni del nostro popolo, per ridargli dignità, diritto al lavoro ed ad un futuro non da emigrante, combattiamo insieme la nostra battaglia per la libertà e per la giustizia al Sud, che deve essere il fine ultimo della nostra lotta. Combattiamo per la nostra dignità di uomini liberi ed onoriamo così anche le centinaia di migliaia di morti, i nostri partigiani nella guerra civile del 1860-1870 (volutamente trascurata e dimentica dalla storiografia ufficiale…), per i tanti come Crocco, Ninco Nanco, Borjes, Sergente Romano e tanti altri, che hanno perso tutto, spesso la loro stessa vita, ma non hanno mai perso la loro dignità.
Con tutto il rispetto per chi ci crede, noi non possiamo più aspettare il “risveglio culturale” del nostro popolo o la discesa in campo di fantomatici eredi di gloriose dinastie, dobbiamo essere noi in quanto popolo meridionale a scendere in campo e fare quello che farebbe il grande Carlo di Borbone, quando nel ‘700 avviò bonifiche, rimodernò l’amministrazione e avvio uno sviluppo pre-industriale in modo sostenibile ed evitando l’indebitamento con le banche usuraie.
Per fare tutto ciò, non bastano i convegni, ma c’e’ bisogno di una lotta politica che accelera le aggregazioni e moltiplica le possibilità di visibilità, fino a ieri con tutti i lodevoli sforzi fatti da tanti in ca. 15 anni di “neoborbonismo” semplicemente non esistevamo, se non come fenomeno limitato e considerato quasi folkloristico. Tutti sono utili con i loro contributi ma nessuno è indispensabile, specie se si intestardisce nelle sue idee e nelle sue strategie senza aprirsi al confronto politico e alla definizione di lotte e strategie comuni.
Costruiamo il nostro Comitato di Liberazione Nazionale o il nostro Parlamento del Sud, con il contributo di tutti, delle forze sane del cattolicesimo, della sinistra meridionalista, della destra sociale e di tutti quelli che contribuiscono alla nostra lotta, senza però pretendere la guida o la prevalenza di una componente sull’altra.
Onoriamo con la nostra lotta pure i nostri maestri più recenti, come Lucio Barone e Angelo Manna, che avevano già tracciato la strada anni fa e purtroppo non hanno avuto il tempo di proseguirla; sicuramente da lassù ci guarderanno e ci daranno una mano e diranno “Accussì se fà….solo nuje ce putimm’ liberà, senza aspetta’ cchiu nisciuno!”
AVANTI SUD! AVANTI INSORGENZA!

martedì 19 maggio 2009

Programma di Insorgenza alle Provinciali di Napoli


Il Movimento di Insorgenza Civile, nato alcuni anni fa sotto forma di aggregazione spontanea di persone con l’intento specifico di recuperare tradizioni, cultura e valori del Sud, si è di recente trasformato in associazione senza scopo di lucro e, infine, in un movimento politico, per realizzare, i suoi obiettivi.
Tre i valori fondanti del Movimento di Insorgenza Civile: il recupero dell’identità e la valorizzazione delle tradizioni e dei beni culturali e paesistici dei territori del Sud; la protezione e lo sviluppo della produzione locale; il recupero della verità storica in relazione alle vicende che portarono all’annessione del Regno delle Due Sicilie allo Stato italiano. Sulla scorta di questi valori il Movimento di Insorgenza Civile ha sviluppato il programma amministrativo per le elezioni 2009 alla provincia di Napoli, individuando gli obiettivi da realizzare nell’ambito delle competenze dell’ente provinciale indicate nello Statuto, nelle norme costituzionali e di legge.


1) Storia patria, cultura, beni culturali e turismo

Il Movimento di Insorgenza Civile propone innanzitutto il recupero e la valorizzazione della storia patria, delle tradizioni locali e del turismo. Si evidenzia che la salvaguardia e la promozione della lingua napoletana, già prevista come principio fondamentale dall’articolo 4 comma 2 dello Statuto della Provincia di Napoli, non è stata attuata dall’amministrazione uscente e tantomeno dalle precedenti.
Altro intento è quello di realizzare, sviluppare e promuovere la raccolta e la codicizzazione delle leggi del Regno delle Due Sicilie e di diffondere e valorizzare la storia delle istituzioni di uno dei regni più gloriosi e antichi d’Europa. Si intende inoltre promuovere la realizzazione in lingua napoletana di opere artistiche e letterarie, di raccogliere nonché di tradurre in napoletano informazioni istituzionali, anche mediante cartelloni informativi in lingua e doppie indicazioni toponomastiche, per il recupero delle tradizioni storiche della nazione partenopea.
Analogamente, il Movimento di Insorgenza Civile propone di valorizzare e tutelare la canzone napoletana come patrimonio non solo locale ma nazionale.
Il Movimento di Insorgenza Civile intende sviluppare un programma di interventi per la manutenzione e restauro dell’immenso patrimonio artistico e monumentale della città di Napoli e della provincia, unico al mondo per dimensioni, eccellenza ma anche degrado. In tale ambito appare primaria la riqualificazione dell’intero sistema museale, la valorizzazione del Museo di Pietrarsa e di tutti gli altri luoghi e simboli dell’antico e glorioso regno delle Due Sicilie. Infine il Movimento di Insorgenza Civile propone di far realizzare dalla Provincia di Napoli un’opera di inventariazione e catalogazione dei beni culturali inaccessibili sinora al pubblico, perché chiusi, abbandonati o inagibili.
Gli effetti benefici degli interventi in materia di protezione, tutela e valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e dell’intera cultura napoletana non potranno che incrementare l’afflusso turistico nell’area della provincia, attualmente ai minimi storici, e creare nuove occasioni di lavoro.

2) Servizi sociali

Il Movimento di Insorgenza Civile, evidenziando la scarsa o mancata applicazione delle disposizioni dell’articolo 11 dello Statuto della Provincia di Napoli, propone di implementare il sistema di assistenza sociale, realizzato mediante le associazioni di volontariato , le onlus ed analoghi enti senza scopo di lucro, per la promozione dei beni culturali e la formazione professionale dei giovani, tramite il finanziamento, il monitoraggio ed il censimento degli stessi enti, in un’ottica di coordinamento e sviluppo della formazione sociale. Tale obiettivo andrà a realizzarsi innanzitutto con l’istituzione di un fondo speciale da destinare a favore delle organizzazioni suddette e da distribuirsi secondo un criterio meritocratico e non clientelare.

3) Comunicazione istituzionale

Il Movimento di Insorgenza Civile ritiene insufficiente il sistema di comunicazione istituzionale applicato attualmente dalla Provincia in violazione dell’articolo 12 del suo stesso statuto. Propone pertanto di rendere realmente efficiente lo strumento di accesso ai servizi pubblici tramite web, la pubblicazione di tutte le iniziative promosse o finanziate dall’ente, anche in lingua napoletana, in applicazione del principio costituzionale della trasparenza della pubblica amministrazione. Il Movimento di Insorgenza Civile intende analogamente implementare quel processo di democrazia diretta, pur previsto dalle norme statutarie ma mai applicato (referendum, consultazione popolare, istanze, petizioni, proposte e difensore civico)che rappresentano uno strumento indispensabile per avvicinare la popolazione alle Istituzioni.
4) Ambiente e territorio

Il Movimento di Insorgenza Civile denuncia il totale abbandono e il drammatico degrado dei territori della Provincia e della Regione, delle acque, dell’aria, del mare: in sintesi, dell’ambiente. Propone pertanto di realizzare interventi massicci di difesa e bonifica dei territori e delle acque inquinate da decenni di discariche abusive come solo parzialmente evidenziato dai recenti scandali sul ciclo dei rifiuti. Propone altresì di tutelare e sviluppare il sistema delle acque minerali e termali, costituenti un immenso patrimonio paesaggistico ed ambientale delle nostre terre (a titolo meramente esemplificativo si citano l’area Flegrea, quella di Castellammare di Stabia, Agnano, Ischia). La Provincia dovrà inoltre tutelare la popolazione dall’inquinamento acustico, proponendo e realizzando interventi per la riduzione del fenomeno dannoso dell’area circostante l’aeroporto. Urgenti interventi sono indispensabili per la riduzione del medesimo fenomeno da parte dei mezzi di trasporto pubblico, il ripristino di un ambiente salubre nelle aree circostanti la tangenziale di Napoli, le strade urbane, provinciali e statali incidenti sul territorio della provincia. In seguito si provvederà anche a un inventario di tutte le fonti di emissione di sostanze inquinanti.
La tutela dell’ambiente passa anche per la tutela delle risorse geotermiche, per le quali l’ente ha altresì le competenze in tema di ricerca, sviluppo e concessioni per lo sfruttamento, nonché di vigilanza sull’applicazione delle norme di polizia mineraria.
Per ciò che concerne le risorse idriche, il Movimento di Insorgenza Civile si dice apertamente contrario alla privatizzazione delle risorse idriche del sottosuolo e del sistema delle acque pubbliche potabili e propone la realizzazione di opere anche co-finanziate per la tutela e la gestione delle risorse del sottosuolo.
Nell’ambito delle competenze sul territorio, il Movimento di Insorgenza Civile propone di avviare un controllo a tappeto sulle costruzioni pubbliche e private nelle zone sismiche a maggior rischio, con particolare attenzione all’edilizia scolastica attualmente in condizione di forte degrado, sia dal punto di vista della collocazione di tali strutture, che sotto quello della prevenzione delle calamità. Sempre nell’ambito delle competenze provinciali sull’edilizia scolastica e sull’istruzione, andranno promosse attività idonee al raggiungimento della pari dignità e della realizzazione integrale dei diritti della personalità degli alunni portatori di handicap, di disagio sociali e dei minori in genere. Tali competenze andranno dettagliate nell’ambito del piano territoriale di coordinamento provinciale. Analogamente andranno proposte e sviluppate opere di protezione civile e di educazione civica, anche in lingua napoletana.
La tutela dei parchi esistenti, con particolare attenzione a quello del Vesuvio, e l’istituzione di nuovi parchi pubblici fruibili dalla collettività, rappresentano uno degli obiettivi primari del Movimento di Insorgenza Civile.

5) Trasporti e viabilità

Il Movimento di Insorgenza Civile propone di proseguire il monitoraggio e il censimento di tutte le strade di competenza provinciale, anche proveniente dalla cessione del demanio pubblico e ripristinare le condizioni di sicurezza delle medesime sollecitando gli altri enti per quanto di loro competenza a fare altrettanto. Ciò in considerazione delle indecorose e pericolose condizioni in cui versa la maggior parte delle strade cittadine e provinciali. In seguito appare opportuno anche l’adeguamento delle tariffe di pubblicità sulle strade provinciali.

6) Sanità

Il Movimento di Insorgenza Civile si è già distinto per interventi di protesta e manifestazioni contro gli scandali sul ciclo dei rifiuti in Campania e intende riproporre in sede istituzionale la necessità di interventi più attenti in materia sanitaria. In particolare appare indispensabile il monitoraggio delle condizioni di salute dei cittadini che vivono o hanno vissuto in prossimità dei luoghi altamente inquinati, trasformati in discariche abusive a cielo aperto, nonché la verifica delle condizioni di salute di tutti coloro che sono stati o si sentano direttamente o indirettamente danneggiati dalle sostanze tossiche emesse dai cumuli di rifiuti non raccolti, giacenti per strada per diversi mesi e dati alle fiamme. Si intende porre particolare attenzione alla tutela delle condizioni igienico sanitarie degli operatori che sono intervenuti e che intervengono nell’ambito del ciclo di raccolta dei rifiuti, quali ad esempio le forze dell’ordine, gli operatori ecologici, i vigili del fuoco e tutte le categorie coinvolte nel soccorso nei periodi d’emergenza.

7) Lavoro

La tutela dell’ambiente e il suo sviluppo, per quanto di competenza della Provincia, devono essere sostenute con interventi di finanziamento delle iniziative che abbiano ad oggetto le seguenti materie. Dalla difesa del suolo, dalla bonifica dei territori, dal corretto sfruttamento delle acque minerali e termali, dalla creazione di impianti termici e nuove energie alternative e rinnovabili, dal rilancio del turismo come risorse imprescindibile, nasceranno nuove e molteplici opportunità occupazionali per i giovani cittadini della Provincia. Dalla corretta gestione e dal nuovo sviluppo della tutela dei beni culturali nasceranno nuovi profili professionali, realizzando nel mondo del lavoro l’inserimento dei tanti giovani specializzati nel settore della tutela dei beni culturali e paesaggistici, di cui Napoli e le sue università conservano una forte tradizione.
Il Movimento di Insorgenza Civile, ben conoscendo le competenze dell’ente in materia di incentivazione e sviluppo dell’artigianato, dell’agricoltura e dell’industria, si propone di implementare le occasioni di finanziamento di tali settori in un’ottica di protezione della produzione locale, contro l’irrigidimento del sistema produttivo globalizzato, rispetto a merci provenienti da Paesi e da aree del mondo in cui l’unica motivazione della competitività è rappresentata dallo sfruttamento dell’uomo e della sua dignità.
Infine il Movimento di Insorgenza Civile propone di modificare l’articolo 46 dello Statuto della Provincia di Napoli che consente liberamente la copertura di posti vacanti di direzione delle strutture o di alta specializzazione, al di fuori della dotazione organica, mediante contratti a tempo determinato. Tale modifica appare opportuna allo scopo di restituire legalità e trasparenza al sistema delle assunzioni pubbliche recuperando il meccanismo concorsuale, più consono ad una pubblica amministrazione.
Il Movimento di Insorgenza Civile inoltre propone di limitare al minimo indispensabile l’istituzione di Aziende speciali e società miste a partecipazione pubblica, per ridurre al minimo il meccanismo vizioso delle assunzioni clientelari e in prospettiva della futura applicazione del Federalismo fiscale, che abolirà la Provincia di Napoli sostituendola col nuovo ente Città Metropolitana.

8) Espropriazioni e lavori pubblici

Il Movimento di Insorgenza Civile si pone l’obiettivo di promuovere ed ottenere la riconversione ed il recupero delle tante aree industriali dismesse, urbane o extra-urbane prive di pregio architettonico per procedere a un nuovo risanamento delle medesime e alla trasformazione in strutture di edilizia residenziale o di gestione dei servizi sociali, pubblici e di volontariato, ovvero in spazi e parchi pubblici nell’ambito delle proprie competenze. Infine il Movimento di Insorgenza Civile propone di modificare e semplificare i meccanismi di acquisizione e destinazione dei beni sequestrati alla camorra ed alla delinquenza in genere, sempre in un’ottica di riconversione degli spazi dedicati ai servizi pubblici, parchi, musei.

9) Legalità

Il Movimento di Insorgenza Civile propone il recupero della legalità e del senso civico attraverso la diffusione di una raccolta dei principi di educazione civica, redatto anche in lingua napoletana, per diffondere e ripristinare le regole minime di convivenza civile, che includa anche una serie di regole rivolte ai pedoni.
Il Movimento di Insorgenza Civile propone inoltre l’estensione della videosorveglianza, in collegamento con le forze dell’ordine, nelle nuove zone a rischio di criminalità, in considerazione della migrazione della medesima da quelle sottoposte a maggiore controllo.

Il Movimento di Insorgenza Civile è persuaso dall’idea che vivere a Napoli e nella Provincia o nella nuova Città Metropolitana debba tornare a significare vivere bene, non esser costretti ad emigrare, in pace con la propria coscienza civile, consci dell’enorme bagaglio culturale di settecento anni di storia del Regno delle Due Sicilie.

Il programma del Partito del Sud alle Provinciali di Latina



E' nei programmi del Partito del Sud un federalismo a tutto campo e l'autonomia completa dei Comuni in tutta Italia. Questa nostra Italia, nata sulle ceneri di casa Savoia, di fatto, non ha mai esercitato i dettami della nostra Costituzione.

I Comuni, ormai oberati dallo strapotere dello stato centrale, sono prossimi al fallimento completo, se non si dà loro le opportunità di staccarsi dalla burocrazia di stampo savoiardo che ci è stata imposta in 150 anni di colonialismo becero. Federalismo significa dare alle autonomie locali l'opportunità di gestire le proprie risorse, le proprie ricchezze e di far pagare le tasse ad evasori che oggi, sono sconosciuti o quasi, grazie ad un sistema fiscale che premia i furbi e opprime i deboli.

Sappiamo che ciò è compito del Parlamento italiano, ma una provincia deve pressare da vicino i parlamentari a che ci sia un ribaltamento totale, a che tutti paghino le tasse e che tutti siano meno oberati e ricattati da un sistema avverso agli interessi dei cittadini.

Il Partito del Sud ritiene fondamentale riappropriarsi del territorio dicompetenza, e a che finisca l'emorragia migratoria dai paesi del Mezzogiorno e propone:

1)Riappropriarsi dell'etere della nostra Provincia, per far si che i grandi
Network padani siano ammutiti una volta per sempre e possano trasmettere
solo nelle regioni del Nord.La gente ha bisogno di conoscere la storia del
territorio per costruire il proprio futuro. Oggi siamo un mercato politico-
economico dipendente dalle strutture ed infrastrutture "toscopadane".
Destra e Sinistra sono solo delle indicazioni stradali, ma riescono, grazie
al tambureggiamento mediatico, a drogare le menti geriatriche della gente.
Il partito del Sud propone ai cittadini di questa provincia un programma
serio di riappropriazione delle nostre risorse.

2)Riappropriarci delle nostre spiagge, oggi dello Stato centrale, i cuoi
proventi vanno nelle casse del Demanio. Ai comuni non va un centesimo, ma
sono costretti a portare nei luoghi di villeggiatura acqua, fogne, luce,
gas, reti telefoniche, oltre alla pulizia delle stesse spiagge.

3)Riappropriarci della nostro bene più prezioso, l'acqua, oggi gestita da una società privata, Acqualatina, invisa a tutti e benvoluta dal gruppo dirigente del Popolo delle Libertà, che ci sguazza da nanabbi, con stipendi faraonici per i suoi dirigenti, strozzando il popolo con bollette carissime.
L'acqua è un bene naturale, deve essere gestita dai comuni, come è sempre
stato. Guadagnare su un bene primario è da capitalismo becero.

4)Riappropriarci della nostra agricoltura, oggi strozzata dal Mof di Fondi, nelle mani dei Mercanti del tempio. Il MOF deve essere gestito dalle imprese agricole della nostra provincia.Deve finire lo stato comatoso, deve finire lo strapotere di questi mercanti, deve cominciare una nuova era, altrimenti i nostri territori saranno sempre più poveri, la camorra sempre
più ricca e potente. Dare ai contadini la possibilità di vendere
direttamente i loro prodotti è fondamentale.

5)Riappropriarci del mare che per secoli ha arricchito le nostre popolazioni.L eggi inique centralistiche hanno regalato allo Stato milioni di euro. Gaeta, per esempio,nel 1861 era una delle città più ricche
d'Italia, quando una banda di criminali, i Savoia e i loro accoliti,
l'assediarono e la spogliarono del suo mare, dei suoi beni demaniali, dei
suoi uffici, molti dei quali, oggi sono in altre città della provincia,
compresa Latina.

6)Riappropriarci dei nostri mercati. L'economia è tutta nelle mani dei Tosco-padani, destra e sinistra non esistono, i partiti del Centro sinistra difendono gli interessi globali delle regioni rosse ( Toscana, Emilia Romagna,Umbria, Marche) che con le loro strutture economiche ( Coop, Conad,
Unipol, MPSiena,ed altre mille strutture economiche, difendono il loro
territorio, la loro economia, il loro potere politico. I partiti del Centro
destra difendono i tanti supermercati distribuiti sul nostro territorio, le
compagnie telefoniche, quasi tutte di Milano, quelle mediatiche, La 7 e
Madiaset in modo morboso, le compagnie assicuratrici, gruppi industriali
potenti, le piccole e medie imprese del Nord affossando quelle del Sud. Le
banche sono organismi vitali per l'economia. Una nazione senza banche muore
di asfissia, anche il banco di Napoli è stato asservito al San Paolo di
Torino, la colonizzazione è stata completata dopo 150 anni di cosiddetta
Unità d'Italia. Con le banche al soldo del Nord, la Camorra ingrassa , i
nostri commercianti hanno bisogno di crediti, ci pensa la MANDRACA (Mafia-'Ndrandeta
e Camorra) strozzando il commercio e l'economia del Sud

Noi del partito del Sud stiamo cercando di riprenderci ciò che ci
appartiene, il mercato. Un mese fa è stato inaugurato a Catania, grazie all'opera
del nostro vice coordinatore nazionale del partito Erasmo Vecchio, una
struttura che oggi conta circa 600 imprenditori che hanno dato vita al primo
COMPRASUD, d'Italia, un supermercato che vende solo prodotti meridionali. E'
il nostro futuro, a presto decine di queste strutture invaderanno i mercati
italiani. I nostri prodotti saranno venduti,i contadini non macereranno più
i loro prodotti.
Il Sud, dopo 150 anni di vassallaggio, ricomincia ad alzare la testa.

7) Riappropriarci della nostra ricchezza più grande, i nostri figli,costretti ad emigrare senza soluzione di continuità fin dal 1861, quando i piemontesi scannarono il Sud, che allora, era lo stato più ricco d'Italia e non conosceva l'emigrazione.

8)Riappropriarci della nostra storia. Il Sud fu massacrato da casa Savoia. Nel 1861 e dintorni vi furono un milione di morti, chiamati briganti. Si ribellarono allo stato monarchico massonico dei Savoia, ateo. Fino al 1864 i Savoia espropriarono 400 conventi alla Chiesa e i relativi beni mobili ed immobili. Gaeta fu espropriata dei suoi gioielli, i beni demaniali, come
furono espropriati ad altre città. Quei beni devono ritornare alle città
derubate.

La scuola, oggi governata da comuni e province, deve ridare ai nostri
ragazzi una educazione storica appropriata. Questa repubblica è nata dalla
ribellione degli italiani a casa Savoia. Mentre i nostri avi morivano sotto
i bombardamenti, il re soldato fuggiva davanti al nemico come un coniglio .
Altri re, sulla fortezza di Gaeta, hanno combattuto fino alla morte dando
onore al Sud intero. Oggi, l'UDC, altro partito filo padano e filo savoia,
ha presentato in Piemonte, alle elezioni europee, l'erede di quella casta
che per il Sud è stata nefasta e mortale, dopo che ha chiesto 270 milioni di
euro a noi repubblicani. Cancellare le strade e le piazze di quella genia di
malfattori deve essere prioritario, la nostra patria è nata il 2 giugno del
1946, e devono essere cancellate anche tutte le leggi e i regi decreti che
ammorbano il Sud. Ridare dignità alle città della nostra provincia, ridando
i nomi degli antichi borghi che niente hanno a che vedere con la
colonizzazione Mussoliniana. Diamo a queste città nomi che hanno dato onore
alla pianura pontina, quelli dei papi che l'hanno bonificata, quellid ella
famiglia Caetani che l'hanno arricchita

Dopo i piemontesi, che nel 1861 hanno depredato Napoli ed il Sud di tutte le ricchezze bancarie, umane, sociali, etiche, dopo che ci han tolto anche la dignità, oggi arrivano i lombardi Bossi e Berlusconi. I piemontesi ci hanno derubato 443 milioni di lire del 1861 e massacrato città e villaggi. Usarono i cannoni rigati. Oggi Berlusconi, con le sue tv, sta distruggendo le menti dei nostri giovani, incapaci ormai di reagire. Ma qualcosa si sta muovendo, c'è una speranza, è il Partito del Sud, unico partito che difende gli
interessi dei meridionali, e noi siamo meridionali.

L'ultima malandrinata riguarda i fondi FAS. Allucinante la sottrazione
sistematica e spudorata di risorse mentre i ministri menano vanto della loro
attenzione verso il Mezzogiorno e promettono mari e monti, a cominciare dal
ponte sullo Stretto. L'antica copertura mediatica per compiere gli scippi.
Una specie di specchietto per le allodole.
Se un tempo il Sud era usato come bacino di manodopera a basso costo per il
Nord, adesso è un pozzo da cui attingere risorse economiche. Esemplare a
riguardo è l'utilizzo del fondo per le aree sottoutilizzate (Fas).
Il Fas è uno strumento di finanziamento delle politiche di sviluppo per il
Meridione e per questo è soggetto a un vincolo territoriale che obbliga a
destinare queste risorse per l'85% al Sud e per il 15% al Nord.

La legge finanziaria del 2007 prevedeva che il fondo avesse una dotazione di
64,4 miliardi di euro dal 2007 al 2013, poi diventati 63,3 miliardi dopo la
ripartizione del Cipe (comitato interministeriale per la Programmazione
economica). Oggi è di 45 miliardi di euro.
Che fine hanno fatto i soldi che mancano all'appello?
Sono stati in parte utilizzati per scopi diversi rispetto allo sviluppo del
Sud.
Uno dei prelievi più consistenti dal Fas da parte del governo Berlusconi
risale al 2008 quando vengono utilizzati oltre 3 miliardi, la metà delle
risorse per il 2009.
I dati della ragioneria generale dello Stato elaborati da ItaliaOggi
indicano che in quel periodo sono stati spesi, tra gli altri, 528 milioni
per la copertura dell'abolizione dell'Ici sulla prima casa e disavanzi
sanitari, 195 milioni per gli aiuti alla compagnia Tirrenia e 1,4 miliardi
per il dl Ferrovie. Secondo il documento "Un balzo indietro per la Sicilia "
del centro studi della Cgil regionale, aggiornato al 31 dicembre 2008, sono
state sottratti 2,7 miliardi di euro da destinare al potenziamento della
viabilità di Sicilia e Calabria per rifondere i Comuni dai mancati introiti
dell'Ici sulla prima casa.
A fine 2008, si legge nello studio del sindacato, il Fas residuo era di
48.758 miliardi di euro.
Il 6 marzo scorso arriva il nuovo aggiornamento dei fondi da parte del Cipe
a 45 miliardi.
I 18 miliardi della quota nazionale del Fas adesso servono come risorse
anticrisi.
Dopo l'ultima riunione del Cipe, 4 miliardi vengono assegnati al fondo
ammortizzatori e 9 miliardi vengono messi nel fondo a sostegno dell'economia
reale (a discrezione della presidenza del Consiglio). In tutto, 5 miliardi
vanno alle infrastrutture. Della quota destinata alle regioni, 22 miliardi
vengono assegnati alle regioni del Mezzogiorno e 5 miliardi al Centro-Nord.
Dal allora a oggi la Sicilia è l'unica regione che aspetta ancora l'approvazione
del piano attuativo regionale da oltre 4 miliardi.
Intanto alcuni stanziamenti già programmati dal ministro dello Sviluppo
economico, Claudio Scajola, restano bloccati in attesa che Palazzo Chigi
decida le priorità, 2 miliardi destinati al recupero dei siti industriali
inquinati, 1,8 miliardi per nuovi contratti di sviluppo per il Mezzogiorno,
700 milioni per incentivare l'utilizzo di fonti rinnovabili e gli interventi
per il risparmio energetico.

giovedì 14 maggio 2009




Dal blog dell'amico siciliano Orazio Vasta, pubblico questo post che dovremmo dedicare a Maroni e al governo di centro-destra di oggi...praticamente si parlava degli italiani come noi oggi parliamo degli "extra-comunitari"...ovviamente con un tocco di razzismo in più per noi meridionali

-----------------------------------------------------------------------------------

"Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina.
Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.
Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.....
Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioniche gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.
Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".

Il testo è tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912

mercoledì 13 maggio 2009

ALLE PROVINCIALI DI NAPOLI...un solo grido....INSORGENZA!


SE TI CONVINCONO CHE NULLA PUO' CAMBIARE NULLA CAMBIERA'!

PER NANDO DICE' PRESIDENTE


ECCO LA LISTA DI CANDIDATI CONSIGLIERI (N COLLEGIO):


1 Napoli

Crocano Carmela

2 Napoli

Vincenzo Riccio

3 Napoli

Giovanni Palladino

4 Napoli

Anna luisa Napolitano

5 Napoli

Antonio Lamberti

6 Napoli

Massimo Calabrese

7 Napoli

Angelo Ranieri

8 Napoli

Ciro Marrazzo

9 Napoli

Salvatore Branno

10 Napoli

Gianluca Bozzelli

11 Napoli

Enrico Piantino

12 Napoli

Ciro Urciuolo

13 Napoli

Marra Luigi

14 Napoli

Giammarino Luigi (detto Gino)

15 Napoli

Carmine Ippolito

16 Napoli

Vincenzo Fumo


17 Acerra

Antimo Ceparano

18 Afragola

Michele Turizio

19 Arzano

Carmen Bonomo

20 Boscoreale

Marcello Tucci

21 Caivano

Mafalda Insigne

22 Casoria

Annalisa Fucito

23 Castellammare

Avano Antonio

24 Ercolano

Avano Antonio

25 Frattamaggiore

Vincenzo Cimino

26 Giugliano

ANTONIO COSTANZO

27 Gragnano

Vincenza Pelella

28 Ischia

Salvatore Penne

29 Marigliano

Davide D'Angelo

30 Marano

Mario Gallo

31 Mugnano

Raffaela Palladino

32 Nola

Mario Caruso

33 Poggiomarino

Piccioni Stefano

34 Pomigliano

Gennaro Alfiero

35 Pompei

Gennaro Ioimo

36 Portici

Anna Avano

37 Pozzuoli

Massimo Sorrentino

38 Quarto

Antonio Napolitano

39 San Giorgio a Cremano

Giuliano Falanga

40 Sant'antimo

Alessandro Calvo

41 Somma Vesuviana

Bizzarro Giuseppe

42 Sorrento

Rachele Tizzano

43 Torre annunziata

Iadaresta Annamaria

44 Torre del Greco

Gaudino Michele

45 Volla

Gustavo Miele

martedì 12 maggio 2009

SOSTENIAMO PINO MASCIARI


OGGI ORE 11 AM DIRETTA WEB PER PINO MASCIARI, NON LASCIAMOLO SOLO !

NON ABBANDONIAMO PINO MASCIARI!!
PINO INIZIERA' LO SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE OGGI 12 MAGGIO ALLE ORE 11 AM.

SEGUI LA DIRETTA WEB

lunedì 11 maggio 2009

Il Partito del Sud al Nord e a Latina!


Complimenti vivissimi al nostro Coordinatore Nazionale Antonio Ciano per il risultato raggiunto, a tutti noi che abbiamo lavorato per dimostrare che E'POSSIBILE.

E permettetemi un pensiero anche per i grandi strateghi del meridionalismo e delle Due Sicilie, meno chiacchiere e più fatti.

Il Partito del Sud si conferma ancora una volta come alternativa credibile a questo sistema nord-centrico, presentandosi autonomamente dagli altri partiti, segno evidente di credibilità e di radicamento territoriale.

Di seguito un articolo di Latina 24ore:
----------------------------------------------------------------------------------------

Sono state presentate questa mattina in tribunale le liste per le candidature al consiglio provinciale e alla presidenza della provincia di Latina.

Otto i candidati presidenti, con una spaccatura all'interno del Pdl, ed anche la Lega Lazio in corsa con Alberto Panzarini. Armando Cusani, presidente uscente, è il candidato ufficiale del partito, appoggiato dalla lista civica Cusani, Pdl, Udc, Udeur, Mpa e Riformismo e libertà e Azione sociale.

La lista Nuova area, a cui fanno capo esponenti del Pdl, candida invece alla presidenza Umberto Macci, attuale sindaco di Priverno eletto nelle fila del Pdl, sostenuto dalla Destra, lista Macci e Nuovo Psi. Il Pd, con Sinisra Unita, Idv e la Provincia solidale, candida alla presidenza Maria Teresa Amici, deputata del Pd. In campo anche la candidatura di Domenico Guidi, ex capogruppo del Pd in consiglio provinciale, che presenta una lista civica appoggiata da Comunisti italiani e Rifondazione comunista.

Sono candidati anche Ruggero Mantovani (Alternativa comunista), Luca Romagnoli (Fiamma tricolore) e Antonio Ciano (Partito del sud).

-------------

Ed ecco un altro risultato storico, il primo partito meridionalista identitario ed autonomo da partiti e coalizione di centro-destra e centro-sinistra, è presente al Nord!


Riprendendo un articolo della sezione Emilia-Romagna:


-------------------------------------------------------------------------------------

Storico risultato per il Partito del Sud - Alleanza Meridionale che, per la prima volta, presenta in modo assolutamente autonomo dai partiti "tradizionali" le proprie liste nel cuore della Padania Mantovana.

I candidati Sindaci Antonio Iannaccone per Suzzara (MN) e Nunzio Dinacci per Virgilio (MN) dopo una lunga e tribolata oddisea, sostenuti solo dai propri ideali e dai tanti emigranti meridionali che finalmente si potranno sentire rappresentati adeguatamente,"sfondano" le tante "diffidenze" e irrompono con il proprio entusiasmo nell'agone politico della provincia mantovana mettendone a soqquadro il ristagnante panorama politico.

Il cammino delle nostre liste è stato costellato da una serie via via sempre maggiore di consensi all'interno della comunità meridionale, che ha trovato il proprio acme nella partecipazione operaia all'interno delle grandi fabbriche del mantovano, dove anche alcuni sindacalisti hanno appoggiato la lotta comune candidandosi nelle nostre liste.
I nostri programmi, all'avanguardia , appoggiano e sollecitano le lotte operaie e sociali di tutti i lavoratori e cittadini, in contrasto alle tante vergognose diseguaglianze a cui purtroppo da troppo tempo siamo abituati nel nostro paese.

La strada indicata dal Partito del Sud stà iniziando a far breccia nel cuore e nella coscienza del nostro Popolo.
Destra e sinistra sono ormai solo indicazioni stradali, il nostro riscatto passa solo da noi , dal nostro impegno dalla nostra volontà nel cambiare questo stato di cose.
Non demandiamo ad altri ciò che possiamo fare, e meglio, noi in prima persona.

venerdì 8 maggio 2009

Cronache di ordinaria follia...e di assurdo razzismo



Cronache leghiste. Da un pianeta lontano, dove la follia non è più fantasia ma solo orrore, dove qualcuno vuole trasformare la Lombardia nell'Alabama degli anni '50.
E' primavera e forse fanno male i primi caldi...a Milano esponenti leghisti portano avanti l'Apartheid, vorrebbero vietare di sedere in metro agli extracomunitari e pensano a posti a sedere riservati per i milanesi. L'idea lanciata dalla scrittrice-taxista Raffaella Piccinni del sindacato autonomo Sit, candidata per le elezioni europee con la Lega, è confermata da Matteo Salvini (http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/09_maggio_7/salvini_metropolitana_carrozze_riservate_milanesi-1501332667082.shtml), vice segretario della Lega, il tutto con una calma e tranquillità che è stupefacente. Tra un pò, con quella stessa calma, promuoveranno fontanelle diverse una per i milanesi e un'altra per tutti gli altri, cani compresi, a meno che non siano cani da "lecco" di vecchie raggrinzite bagasce meneghine griffate, in tal caso beve prima il cane! Tutto ciò io l'ho vissuto solo nei film, consiglio a tutti "La lunga strada verso casa", un film del 1990 che racconta lo sciopero della gente di colore che, dal 1955 al 1956 lottò, ed, il 20 dicembre 1956, la popolazione di colore ottenne finalmente il diritto di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico come è concesso ai bianchi, premessa di ulteriori futuri accessi per la gente di colore ad impieghi e professioni.
Credevo che la CODARDIA del leghista si fermava alla mitica frase "Vietato l'ingresso ai cani e ai Meridionali"; nel frattempo la classe politica alleata della Lega stigmatizza e afferma "sono solo frasi ad effetto per prendere qualche voto in più" e questo è ancor più sconvolgente, si può offendere, si può richiedere le impronte delle mani o forse dei piedi, forse li possiamo anche marchiare, li possiamo far stare in piedi, non per cedere il posto a donne incinte e anziani, ma solo perchè nell'ottica Leghista sono INFERIORI, PERICOLOSI E POTENZIALMENTE CRIMINALI.
E' stupefacente che si riesca a trovare delle scusanti per tutto, c'è una deriva morale senza più confini certi, si riesca ad andare oltre, cosa spinge il leghista sia esso uomo o donna ad avere la mente piena di spazzatura, cosa li spinge a spruzzare disinfettante su delle donne di colore che prendono un treno, da quale mente malata esce fuori l'idea di vagoni per solo donne e altri per soli extracomunitari, da dove arriva il loro odio per la vita perchè è di questo che si tratta. In questi anni abbiamo assistito ad un crescendo razzista della Lega e noi abbiamo il dovere di fermarla ad ogni costo, non si può più retrocedere, bisogna fermarsi e ovunque c'è un MERIDIONALE, ci dovrà essere un guerriero spartano, il nostro Leonida con l'onore di non essere complici di un gruppo criminale che sta al GOVERNO.

E' primavera...per fortuna non devo prendere la metro a Milano...e da meridionale orgoglioso quale sono, me ne vado a piedi, dopo tutto due passi fanno bene alla salute.

Giuseppe Lipari
Partito del Sud - sez. "Lucio Barone" Roma

Dedicato a Matteo Salvini della Lega Nord....

Dedicato a te che vuoi la metro di Milano con le carrozze riservate solo per i milanesi....ecco il nostro commento napoletanissimo...

lunedì 4 maggio 2009

Tu vuo' fa' l'americano...ma si made in Italy!


Posto e condivido l'articolo dell'amico Gino Giammarino, Direttore de "Il Brigante", che non lesina critiche al nuovo eroe del capitalismo italian-padano e soprattutto alla FIAT, sempre bravissima a privatizzare i profitti e socializzare le perdite...un perfetto esempio di capitalismo all'italiana dal 1899.

Ci sarà qualun altro che, oltre che tessere gli elogi alla "grande industria italiana" (???) e al grande "condottiero", si chiederà pure se queste operazioni oramai definite in America, o ancora allo studio in Germania, porteranno davvero sviluppo per i lavoratori italiani e per quelli meridionali in particolare?

------------------------------------------------------------------------------------

Ampio spazio dai mass media all'accordo FIAT-Chrysler ed alla figura eroica dell'a. d. Sergio Marchionne...tanta pubblicità, ma soprattutto tante bugie sul "made in Italy".

Le cronache del primo maggio italiota 2009 si segnalano per il classico concertone dei sindacati, una volta l'anno vicini ai giovani dei quali si disinteressano per i rimanenti 364 giorni dello stesso in favore dei pensionati che superano il 50% dei propri iscritti.
Ma non c'è solo la saltellante "Banda Bardot", Vasco e Castellitto nei Tiggì tricolori. La maggior parte dei minuti di programmazione nei servizi tocca infatti a Sergio Marchionne, Amministratore Delegato del Gruppo Fiat. Un matrimonio che si ripete con costanza, quello tra CGIL, CISL, UIL e FIAT.

Ma dicevamo di Marchionne...eroe di giornata propinato a ripetizione mentre, con una busta di nylon in mano, va verso l'elicottero che lo riporterà prima in ufficio e poi, dopo la gran fatica della chiusura dell'accordo Fiat-Chrysler, finalmente a casa. Accordo virtuale, in quanto la casa automobilistica statunitense è ancora sotto la spada di Damocle della bancarotta. A salvarla dovrebbe essere la FIAT, a sua volta tenuta in vita costantemente dal meritato fallimento grazie alle tante operazioni di "Cassa Integrazione" concessele dai vari governi di questa repubblica basata sul non lavoro.
A Napoli direbbero: "...'O Spitale 'a Pace fa bene agl'Incurabili!", sottintendendo che una struttura ospedaliera in crisi ne dovrebbe aiutare una un po' meno compromessa. Ma la lingua napoletana non è in voga sugli schermi tricolori: i rampanti colleghi televisivi sono andati già a sentire gli umori degli operai americani, evitando accuratamente di sentire quelli di Pomigliano D'Arco che rischiano di andare a casa. Appare come incomprensibile vicenda quella di una FIAT statalista che, con la promessa di mantenere posti di lavoro in Italia, mentre si dichiara in crisi per beneficiare della Cassa Integrazione, poi va a fare acquisti in trasferta.


Nella foto sopra, che si riferisce al novembre 2007 in Svizzera, giusto per smitizzare la figura eroica di Marchionne, ne constatiamo l'abilità di guida al volante della sua Ferrari 599 Gtb: ma il presidente USA Barak Obama l'avrà vista?
Conoscendo il nanismo dell'industria monopolista piemontese sul libero mercato, specialista più nel raccattare finanziamenti, rottamazioni e ristrutturazioni (leggi: licenziamenti di massa) che nel promuovere economia sana, c'è da preoccuparsi sul futuro degli stabilimenti FIAT nel centrosud e dei nostri operai. A rincarare il livello della preoccupazione, la notizia che la prima auto del gruppo italiota ad essere lanciata sul mercato Stars&stripes sarà la FIAT 500. Che, come molti sapranno, è interamente costruita in...Polonia: alla faccia del "made in Italy"!

Cara, carissima (per noi contribuenti) FIAT, ma ti sembra questo il modo di fare l'americana?
O, forse, dobbiamo pensare che ancora una volta stai arraffando addirittura da due Stati, quello Uniti sul serio e quello che dal 1861 fa finta?
In questo caso, ormai conosciamo a memoria il copione: quando si tratta di prendere fai l'italiana o l'americana, quando si tratta di mantenere le promesse ed i posti di lavoro al Sud, allora fai l'indiana.

Gino Giammarino (www.ilbrigante.com)