martedì 3 luglio 2012

Attenzione, rischio di invasione, il Piemonte è indebitato


Riceviamo dall'amico Bruno Pappalardo della sezione napoletana del PdSUD quest'articolo molto bello e arguto sulla situazione di oggi e con le analogie con il passato....

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Attenzione! Comunicazione a tutti i meridionali d’Italia e ogni paese del sud del mondo!
Attenzione si stanno mobilitando!
Un affollato gruppo di uomini, pare un migliaia si sono mossi e hanno già raggiunto Quarto (vicino Cuma) Pare abbiano preso per quattro soldi, da alcuni barcaioli tunisini, due natanti malconci. Si chiamano uno “Europa” e l’altra, più fracassata “Marchione”
La movimentazione è stata rilevata dal satellite “Augustus” (non lo confondete col bel negozio di gelati in via Toledo).
Si è mosso dal Piemonte e si muoveranno da Quarto verso altri lidi per ora sconosciuti.
Purtroppo la notizia è trapelata! La Regione Piemonte è irreversibilmente indebitata!
Per adesso si parla solo di 3 miliardi e 300 milioni di euro ma pare che la cifra nasconda un’enorme passivo, dunque, nuovamente attenzione!
Perché? Ma come, …non sapete che quando il Nord è in dissesto scende lungo lo stivale per rastrellar soldi o altrove in banche estere e holding e residue massonerie?
Sappiamo bene cosa potrebbe accadere. Tutte le volte, che le acque dei propri introiti subisce “la bassa” scatta una feroce volontà colonizzatrice.
Posseggono (questo non dovrei proprio dirlo) nel proprio DNA, quell’irrefrenabile bramosia di conquista tipica delle popolazioni barbare delle foreste del nord-Europa, voraci esseri pronto a tutto. Setacciare denaro dai forzieri di altri, trucidare inermi civili come a Pietrarsa, e poco meno di due milioni di propri simili, rinchiudere prigionieri in disumani lager, accordarsi con le organizzazioni malavitose e politici dei territori presi di mira,sfruttare i più deboli per rientrare nei bilanci et cetera. Purtroppo questa è una maledizione incurabile. L’America ne fu infettata poco prima dei 150 fa. Ricordate il Kuwait di Bush padre in anche in GiordaniaQatar ecc. in cerca di petrolio e mercati di armi come pure provò il Bush jr nell’Iraq con la scusa di armi nucleari o covo di terrorismo? Ecco, s’inventano una giusta causa e attaccano colonizzando.
Quando il Piemonte (ex sabaudo) si trova “‘nmieze ‘e uaje ‘a denaro, stammece attiente!”.
Le news sono che da quella sciocca operazione di investimenti per le olimpiadi invernali, si sia innescata un circuito corruttivo e di mala gestione dei bilanci e non sanno che fare. La ragioneria regionale sostiene che il debito “viene da lontano” Il governatore sostiene che i bilanci, …c’era d’aspettarselo, sono in ordine e molto vicino a quella virtualità che dovrà servire per il 2013 il “patto di stabilità”.
Intanto Il Piemonte ha dovuto vendersi il 49% ai privati. La chiamano privatizzazione ma in realtà e svendere il patrimonio dello Stato, dicasi anche della Regione. Addirittura tre aziende municipalizzate: i trasporti, (GTTi rifiuti, (AMIAT) la costruzione degli inceneritori (TRM) e persino un congruo numero di asili d’infanzia. Che giunga da lontano è palesemente dimostrato. Ad esempio, ne dico una ma dico uno davvero! Una, come la sola linea della metropolitana (in piano) di Torino è stata iniziata negli anni ‘70 e inaugurata solo nel 2006. Chi sa far di conto sostiene che da queste “liberalizzazioni” potranno ricavare solo 260-270 milioni. DUNQUE, dove prenderanno i restanti denari? Una serie di altre vendite stanno dando l’impressione a molti economisti della zona “si salvi chi può” (il palazzo ex sede del consorzio per la formazione professionale (CSCA). Stanno tirando su la (IREN) altra società partecipata, su cui s’accapigliano i contabili. Pare che da sola potrebbe generare, incredibile da sola, circa 3 miliardi ancora di debiti. Neppure gli ex governatori del Sud non erano riusciti in così tanto deficit pure sommati tutti.
Da qualche altro territorio del Belpaese o altrove dovranno prenderli. Si dice che gli ultimi aiuti al Mezzogiorno, particelle dei famosi e scaduti FAS, siano nelle loro mira.
Ti organizzeranno una bella spedizione di disperati, s’accorderanno con i soliti delinquenti della zona, gli stessi con cui hanno gestito le discariche tossiche al Sud con lo sguardo bendato di prefetti compiacenti e venduti.
Si pensa stiano vagliando qualche paese dell’Africa del nord, di questi in sommovimento. Ora, approfittando della confusione, raggireranno qualche malcapitato portaborse e s’insinueranno nei gangli delle loro amministrazioni in maniera da restare “invisibili”, non compromessi! Nel Sud d’Italia, non credo verranno. Son rimaste scarpe risuolate, lacciuoli, mollette per stendere lenzuola e molle per tenere su gli slip.
Se le cose dovessero mettersi sul piano dello scontro, ebbene è stata già allertata la caserma “Cialdini” dei bersaglieri.
Vi prego fate molto attenzione e, … resistete!

di Bruno Pappalardo

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