giovedì 19 luglio 2012

Sosteniamo la protesta dei sindaci calabresi di Riace e di Acquaformosa!



Dalla bacheca facebook di Pino Aprile, posto quest'ennesima vergogna nazionale e la protesta di due coraggiosi sindaci calabresi...

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Catalogo delle vergogne nazionali: ricevo questo comunicato, che fa ribollire il sangue. I sindaci che con la loro 
efficienza e accoglienza hanno reso onore all'Italia, mentre il ministro leghista Maroni la sputtanava, facendo ammassare profughi e rifugiati a Lampedusa, per creare una “emergenza” da lui stesso annunciata, sono costretti a fare lo sciopero della fame!
Abbraccio Mimmo e Giovanni; e sono fiero di averli fra i miei amici.
Facciamo loro sentire che non sono soli; e che non hanno sbagliato a obbedire alle leggi dell'umanità, oltre che a quelle dello Stato che li ripaga così male.

COMUNICATO STAMPA

Domani mattina alle ore 11.00 a Riace, i Sindaci: Domenico Lucano di Riace, Giovanni Manoccio di Acquaformosa, il già sindaco di Caulonia Ilario Amendolia ed il responsabile di RECOSOL – Calabria - Giovanni Maiolo, terranno una conferenza stampa per spiegare l’ormai annoso problema dei mancati pagamenti della Regione Calabria, dipartimento della Protezione Civile, per l’emergenza Nord-Africa.
Da oggi i sindaci di Riace ed Acquaformosa hanno iniziato uno sciopero della fame per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto le criticità dei progetti denominati “Emergenza Nord-Africa” che hanno visto i Comuni e le Associazioni accogliere i Migranti provenienti dai paesi sub sahariani nella passata primavera-estate.
A distanza di un anno la Protezione Civile Regionale non ha ottemperato agli impegni assunti per un contrasto Amministrativo con la Corte dei Conti sezione Calabria, con questo atteggiamento si sta distruggendo il sistema “Asilo” ed il sistema di “Accoglienza” della Calabria.
Già ad Amantea come a Rogliano iniziano le sofferenze dei migranti con gli enti gestori che hanno enormi difficoltà ad erogare i servizi.
I sindaci di Riace ed Acquaformosa avevano nei mesi scorsi denunciato la possibilità di nuove “Rosarno” , convinti che senza un adeguato intervento delle istituzioni, il pericolo di rivolte potesse crescere nonostante l’impegno degli amministratori e dei tanti operatori che con dedizione, senza alcun compenso da mesi, continuano ad operare per rispettare il diritto all’accoglienza.

Riace, 18.07.2012
Domenico Lucano
Giovanni Manoccio
Giovanni Maiolo

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